Guido Jacobacci

Gli è stata dedicata addirittura una città e, naturalmente e un monumento con il suo mezzobusto nella piazza centrale.
La città è Ingeniero Jacobacci, 5000 abitanti nel mezzo della Patagonia. Per accedervi basta procedere sulla strada nazionale 23; si icontra a 642 chilometri da Viedma e appartiene al Dipartimento 25 de Mayo.
Ingeniero Jacobacci, o meglio l’ingegner Guido Jacobacci che, nato a Modena nel 1864 si è trasferito alla fine dell’Ottocento in Argentina a costruir ferrovie.  Continue reading

Gustavo Minervini

Da San Felice al Brasile per lavorare nelle piantagioni di caffè dell’Amazzonia alla fine del secolo scorso. Una storia di emigrazione che si può definire di andata e ritorno, perché ora il pro nipote di quei primi emigranti, Gustavo Minervini, è tornato a Modena. «La vera data di nascita di mio nonno Ennio Neri, nato a Manaus, è sempre stata un mistero – racconta Gustavo – dai documenti risultava essere del 1901, ma lui ha sempre sostenuto di non essere nato in quell’anno. L’unica cosa certa è che i suoi genitori, pochi mesi dopo la sua nascita tornarono indietro a Finale».  Continue reading

Francesca Arletti

E’ tornata a Modena per una visita alla sorella 90enne e al fratello, poi è ripartita: prima uno scalo in America del Nord dove vive una delle tre figlie e poi volo verso casa, in Argentina dove ancora oggi, a 73 anni, si occupa di volontariato per gli emigrati italo argentini che più hanno bisogno. Francesca Arletti è in Sud America dal 1948 quando arrivò a San Juan con il marito ingegnere incaricato di ricostruire la città dopo il terremoto.  Continue reading

Aldo Manini

Una numerosa discendenza di Manini ha invaso l’Argentina dalla fine dell’Ottocento. Capostipite di questa famiglia fu Zeffirino, Ceferino per l’anagrafe argentina, che all’età di 23 anni decise di partire da Gualtieri, dove era nato e di emigrare nella provincia di San Juan, dove cercò di lavorare i campi e imporsi come coltivatore diretto basandosi sull’applicazione delle tecniche agricole imparate dal padre in Italia. Continue reading

Oreste Chiossi

Fuga nelle Ande

Storia dei Chiossi in Argentina

Sono molti i motivi che hanno spinto, e spingono ancora, i modenesi ad emigrare.

All’inizio degli anni Venti, a causa delle persecuzioni politiche, molti dirigenti dei partiti che si opponevano all’ascesa del fascismo, furono costretti ad andarsene. La maggior parte si rifugiarono in Francia, Belgio,Svizzera, Inghilterra.

Altri espatriarono oltreoceano, verso gli Stati Uniti o l’America Latina. Oreste Chiossi scelse l’Argentina.

Dalla Bassa, Chiossi partì nel 1921. Lasciava dietro di se’ un’intensa attività politica.

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