Anna Amadei

Ballerina, Anna Amadei, lo è sempre stata. È cresciuta alla Surya, una delle più rappresentative scuole di danza della regione. «Mia mamma – racconta – mi ha iscritta quando avevo solo 9 anni e in seguito è diventata ballerina della Surya Dance Company. La danza è stata una costante della mia vita e una volta all’università, studiando Scienze della Comunicazione, a Bologna, mi sono chiesta cosa volessi veramente fare da grande: se continuare solamente con la carriera di ballerina, o lasciare la danza e intraprendere una carriera “normale”.

La carriera di ballerino è davvero dura in Italia. A livelli da farti davvero passare la voglia. Il nostro paese fa ben poco per la cultura in genere e ancora meno per gli artisti». Poi ha trovato la sua strada. Ha deciso di unire le sue competenze di formazione universitarie con la sua passione ed ha iniziato a lavorare nell’ambiente artistico della danza. «Mi sono detta: voglio contribuire a che circoli, a che la gente la veda, la capisca le a ami.

Allora ho cercato il modo di diventare organizzatrice, manager, impresaria… come altro si possa chiamare questo mestiere che faccio». Ha così continuato nello studio e nella formazione: ha seguito un master in imprenditoria dello spettacolo all’universita di Bologna, organizzato in collaborazione con l’Ater. Ha poi compiuto, 2004, uno stage a Roma con Daniele Cipriani, giovane organizzatore e manager di danza. «Dopo tre mesi di stage – continua Anna – Daniele mi ha assunta e abbiamo organizzato insieme concorsi, eventi, gala e torunee di danza.

Ho lavorato a fianco a Daniele Cipriani per 3 anni. Portavamo in Italia compagnie del calibro della Limon Dance Company e Martha Graham Dance Company. Io oltre a organizzare tutto dall’ufficio andavo in tournee con le compagnie». Galeotta fu la danza, perchè proprio in una di queste tournee Anna conobbe Daniel Fetecua della Limon Dance Company, colombiano. Così nel maggio 2007 decise che avrebbe seguito Daniel realizzando così, oltre ad un sogno d’amore, anche quello di vivere a New York. A maggio 2009 Anna e Daniel si sono sposati. I sogni però si scontrano spesso con la dura realtà, se non ci si mette di mezzo un pizzico di buona sorte ad aiutare il talento e l’entusiasmo giovanile.

«Dopo tre mesi di ricerca di lavoro qui a New York – continua Anna – ero quasi pronta per tornare a casa per rinnovare il permesso da turista quando la mia attuale boss, mi ha richiamato dopo il colloquio, dicendomi che era molto interessata a lavorare con me e a sponsorizzarmi per il “visto di lavoro”. Un angelo caduto dal cielo, praticamente. In altri due posti di lavoro mi avrebbero assunta se avessi avuto il visto, ma quando gli ho detto di che stavo cercando appunto un datore di lavoro disposto a sponsorizzarmi, si sono tirati indietro». Da marzo 2008 Anna lavora quindi presso Elsie Management, un’agenzia di spettacolo che rappresenta compagnia di danza, teatro, world music e teatro fisico da tutto il mondo. «Organizziamo prevalentemente tournee degli Usa e in Sud America spiega – per Elsie Management io sono International Artists Representative e Contracts Manager.

Mi occupo della vendita in Sud America, grazie alla conoscenza della lingua spagnola e delle culture latino americane, e di tutta la parte contrattuale ed economica». Ma non è tutto: Anna, da dinamica e intraprendente donna con sangue modenese nelle vene, oltre al lavoro con Elsie Management, gestisce e balla con la compagnia che suo marito ha fondato nel 2003, Pajarillo Pinta’o. «È una compagnia che mescola le danze e i ritmi colombiani con la danza moderna – spiega Anna – mio marito Daniel sta facendo un lavoro coreografico molto interessante, parallelamente al suo lavoro con la Limon Dance Company, che mantiene. Quindi sono tornata a ballare e Daniel mi ha insegnato tutte le danze tradizionali colombiane. Una meraviglia. Collaboriamo con diversi musicisti qui a New York, tra cui la straordinaria voce di Lucia Pulido e la Folklore Urbano Orchestra diretta da Pablo Mayor. Tutti musicisti di world music dalta classe.

Dal 2010 Daniel ed io siamo anche produttori di un progetto che si chiama DanSur/DanSouth e che vuole celebrare i coreografi più avanguardisti della danza latino americana. L’anno scorso a novembre abbiamo debuttato con la prima edizione del progetto mettendo sullo stesso palco tre straordinari danzatori, uomini latinoamericani da tre paesi diversi: Messico, Colombia e Argentina. Tutti e tre hanno portato il pubblico in un viaggio dalle danze tradizionali all’evoluzione contemporanea e hanno concluso lo spettacolo con un’improvvisazione di “zapateo” che è una danza percussiva che gli uomini di ogni paese latinoamericana fanno, in modi diversi, stili totalmente caratteristici di ogni paese e con abiti tradizionali totalmente distinti Lucia Pulido, una cantante colombiana straordinaria era il nostro ospite donore e unica donna sulla scena. Abbiamo gia in progetto la seconda edizione di DanSur/DanSouth per il 2011 con altri tre rappresentanti sud americani, della danza moderna e contemporanea internazionale.

Anna Amadei continua così a passo di danza a divulgare l’arte e a realizzare i suoi sogni, con un piccolo disappunto e una grande speranza: «mi manca – dice – di fare qualcosa per la cultura e l’arte nel modenese e portare un po’ di novità dal mondo al mio pubblico». Ballerina, Anna Amadei, lo è sempre stata. È cresciuta alla Surya, una delle più rappresentative scuole di danza della regione. «Mia mamma – racconta – mi ha iscritta quando avevo solo 9 anni e in seguito è diventata ballerina della Surya Dance Company. La danza è stata una costante della mia vita e una volta all’università, studiando Scienze della Comunicazione, a Bologna, mi sono chiesta cosa volessi veramente fare da grande: se continuare solamente con la carriera di ballerina, o lasciare la danza e intraprendere una carriera “normale”. La carriera di ballerino è davvero dura in Italia. A livelli da farti davvero passare la voglia. Il nostro paese fa ben poco per la cultura in genere e ancora meno per gli artisti».

Poi ha trovato la sua strada. Ha deciso di unire le sue competenze di formazione universitarie con la sua passione ed ha iniziato a lavorare nell’ambiente artistico della danza. «Mi sono detta: voglio contribuire a che circoli, a che la gente la veda, la capisca le a ami. Allora ho cercato il modo di diventare organizzatrice, manager, impresaria… come altro si possa chiamare questo mestiere che faccio». Ha così continuato nello studio e nella formazione: ha seguito un master in imprenditoria dello spettacolo all’universita di Bologna, organizzato in collaborazione con l’Ater. Ha poi compiuto uno stage a Roma con Daniele Cipriani, giovane organizzatore e manager di danza che aveva aperto proprio a quel tempo, era il 2004, una sua agenzia rappresentando importanti compagnie internazionali in Italia. «Dopo tre mesi di stage – continua Anna – Daniele mi ha assunta e abbiamo organizzato insieme concorsi, eventi, gala e torunee di danza. Ho lavorato a fianco a Daniele Cipriani per 3 anni. Portavamo in Italia compagnie del calibro della Limon Dance Company e Martha Graham Dance Company. Io oltre a organizzare tutto dall’ufficio andavo in tournee con le compagnie». Galeotta fu la danza, perchè proprio in una di queste tournee Anna conobbe Daniel Fetecua della Limon Dance Company, di origine Colombiana. Così nel maggio 2007 decise che avrebbe seguito Daniel realizzando così, oltre ad un sogno d’amore, anche quello di vivere a New York. A maggio 2009 Anna e Daniel si sono sposati.

I sogni però si scontrano spesso con la dura realtà quotidiana, se non ci si mette di mezzo un pizzico di buona sorte ad aiutare il talento e l’entusiasmo giovanile. «Dopo tre mesi di ricerca di lavoro qui a New York – continua Anna – ero quasi pronta per tornare a casa per rinnovare il permesso da turista quando la mia attuale boss, mi ha richiamato dopo il colloquio, dicendomi che era molto interessata a lavorare con me e a sponsorizzarmi per il “visto di lavoro”. Un angelo caduto dal cielo, praticamente. Il problema fondamentale è stato proprio quello: in altri due posti di lavoro mi avrebbero assunta se avessi avuto il visto, ma quando gli ho detto di che stavo cercando appunto un datore di lavoro disposto a sponsorizzarmi, si sono tirati indietro». Da Marzo 2008 Anna lavora quindi presso Elsie Management, un’agenzia di spettacolo che rappresenta compagnia di danza, teatro, world music e teatro fisico da tutto il mondo. «Organizziamo prevalentemente tournee degli Stati Uniti e in Sud America spiega – per Elsie Management io sono International Artists Representative e Contracts Manager. Mi occupo della vendita in Sud America, grazie alla conoscenza della lingua spagnola e delle culture latino americane, e di tutta la parte contrattuale ed economica». Ma non è tutto: Anna, da dinamica e intraprendente donna con sangue modenese nelle vene, oltre al lavoro con Elsie Management, gestisce e ballo con la compagnia che suo marito ha fondato nel 2003, Pajarillo Pinta’o.

«È una compagnia che mescola le danze e i ritmi tradizionali colombiani con la danza moderna – spiega Anna – mio marito Daniel sta facendo un lavoro coreografico molto interessante, parallelamente al suo lavoro con la Limon Dance Company, che mantiene. Quindi sono tornata a ballare e Daniel mi ha insegnato tutte le danze tradizionali colombiane. Una meraviglia. Collaboriamo con diversi musicisti qui a New York, tra cui la straordinaria voce di Lucia Pulido e la Folklore Urbano Orchestra diretta da Pablo Mayor. Tutti musicisti di world music dalta classe. Dal 2010 Daniel ed io siamo anche produttori di un progetto che si chiama DanSur/DanSouth e che vuole celebrare i coreografi più avanguardisti della danza latino americana. L’anno scorso a novembre abbiamo debuttato con la prima edizione del progetto mettendo sullo stesso palcoscenico tre straordinari danzatori, uomini latinoamericani da tre paesi diversi: Messico, Colombia e Argentina. Tutti e tre hanno portato il pubblico in un viaggio dalle danze tradizionali all’evoluzione contemporanea e hanno concluso lo spettacolo con un’improvvisazione di “zapateo” che una danza percussiva che gli uomini di ogni paese latinoamericana fanno, in modi diversi, stili totalmente caratteristici di ogni paese e con abiti tradizionali totalmente distinti Lucia Pulido, una cantante colombiana straordinaria era il nostro ospite donore e unica donna sulla scena.

Abbiamo gia in progetto la seconda edizione di DanSur/DanSouth per il 2011 con altri tre rappresentanti sud americani, della danza moderna e contemporanea internazionale. Anna Amadei continua così a passo di danza a divulgare l’arte e a realizzare i suoi sogni, con un piccolo disappunto e una grande speranza: «mi manca dice – poter fare qualcosa per la cultura e l’arte dalle mie parti. Mi piacerebbe poter organizzare qualcosa a casa e portare un po di novità dal mondo al pubblico modenese e carpigiano».

30 marzo 2011
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