Possiede tanti tasselli, ma ora, cerca nuovi dettagli per completare il mosaico che gli permetterà di conoscerla storia della sua famiglia. Joseph Venturini cerca notizie per ricostruire il suo albero genealogico, per arrivare alle sue radici e conoscere chi erano i Venturini prima che tre fratelli, Joseph, Carlos e Edward partissero alla fine dell’Ottocento. I nomi probabilmente erano Giuseppe, Carlo e Edoardo, ma di loro è rimasta solo traccia con la tradizione inglese. Probabilmente al momento del cambio di cittadinanza, quando hanno acquisito quella statunitense, i nomi sono stati tradotti.
Da oltre oceano Joseph Venturini ha lanciato un tam tam attraverso internet che ha raggiunto anche il nostro giornale.
«Conosco ben poco della mia famiglia in Italia – dice – come poco sono le notizie che ho della mia famiglia da quando i tre fratelli Venturini si sono stabiliti negli Stati Uniti. Mio nonno si chiamava Joseph Venturini, proprio come me ed era nato nel modenese dove qualche componente della sua famiglia aveva interessi od operava all’interno di un museo. Insieme ai suoi fratelli, Carlo e Edwuard era arrivato a New York alla fine del 1880, primi anni del 1890, ma per quel tempo anche i dati dell’arrivo dei bastimenti sono molto frammentari, scarsi e imprecisi. Quello che so di loro è che Carlo e mio nonno Joseph rimasero nei dintorni di New York. Edward invece, si stabilì in California dove fece carriera nel mondo dello spettacolo e nel cinema».
Edward Venturini è infatti uno dei registi degli albori del cinema americano.
Lo troviamo ancora oggi elencato in rassegna di cult movie e in cataloghi di rarità cinematografiche. C’è, ad esempio, un «The headless Horseman» del 1922 diretto appunto da Venturini con Will Rogers e Lois Meredith ispirato alla storia di Irving Washington «La leggenda di Sleepy Hallow»; oppure un po’ commerciale «The Llano Kid» del 1940 che ha ottenuto particolare successo in Messico e America latina con il titolo «El beso del bandolero».
Dopo l’arrivo negli Stato Uniti però, le vite dei tre fratelli si sono separate e pochi i contatti, sempre più affievolitisi nel corso degli anni.
Da ulteriori ricerche, dunque, sono nate supposizioni, e cioè che i tre fratelli di cui cerca notizie Joseph Venturini siano originari della Bassa modenese. Il museo di san Felice, infatti, è proprio intitolato a Giuseppe Venturini, che sia solo una coincidenza?
Giuseppe Venturini, quello che da il nome al museo, nacque a Rivara nel 1877 da genitori benestanti e proprietari terrieri. Ricevette un’educazione culturalmente elevata e si appassionò di storia ed archeologia tanto che, dopo aver attuato diversi studi come appassionato della materia, nel 1939 ricevette la nomina ad Ispettore alle antichità e scavi per il mandamento di Mirandola, cioè per la Bassa modenese, con facoltà di compiere ricerche archeologiche e il chiaro impegno di segnalare tutte le scoperte alla Sovrintendenza e consegnare il materiale scientificamente interessante.
Se le segnalazioni arrivate a Joseph Venturini sono giuste, dunque, se uno della famiglia operava o era proprietario di un museo nella provincia modenese, allora il Giuseppe Venturini di San Felice potrebbe essere davvero suo parente.
(10 febbraio 2002)