Guido Jacobacci

Gli è stata dedicata addirittura una città e, naturalmente e un monumento con il suo mezzobusto nella piazza centrale.
La città è Ingeniero Jacobacci, 5000 abitanti nel mezzo della Patagonia. Per accedervi basta procedere sulla strada nazionale 23; si icontra a 642 chilometri da Viedma e appartiene al Dipartimento 25 de Mayo.
Ingeniero Jacobacci, o meglio l’ingegner Guido Jacobacci che, nato a Modena nel 1864 si è trasferito alla fine dell’Ottocento in Argentina a costruir ferrovie. 
Dopo gli studi universitari a Parma e Torino, infatti, Guido Jacobacci si impegnò professionalmente nella realizzazione di ferrovie.
Nel 1889 si trasferì a Bueno Aires dove, pochi anni dopo entrò nel dipartimento ingenieristico come membro della commissione del progetto riguardante la Ferrovia da Patquila a Chilecito, un lavoro che lo impegnò per due anni.
Fu il direttore generale della Ferrovia della Patagonia e fu uomo di fiducia del ministro Ramos Majìa. Si deve a lui la costruzione della lineada S. Antonio Oeste al lago Nahuel Huapi; la ferrovia da Comodoro Rivadavia al lago Buenos Aires e quella da Puerto Deseado al lago Nahuel Huapì. Ormai malato nel 1914 rinunciò agli incarichi stabilendosi a Andalgalà, dove morì nel 1922. In argentina ci sono ancora i discendenti dell’ingegner Jacobacci. Tra questi ci sono Juan e Elena Jacobacci, suoi nipoti che ci hanno segnalato questa storia.
(9 gennaio 2001)