Si sono riuniti di recente a Marano e si rivedranno, sempre a Marano nell’aprile maggio del 2002. Sono i “Cari amici Vicini e lontani”. L’idea di cercare di costruire l’intricato albero genealogico della famiglia Vicini è iniziata otto anni fa, ma fino al 1999 i risultati non sono stati granchè. Poi grazie a internet, i risultati non si sono fatti attendere e ora esiste una rete di Vicini in tutto il mondo.
Una riunione commovente, un centinaio di persone e tutti cugini di vario grado. Un incontro di Vicini che, pur avendo lo stesso cognome e qualche goccia si sangue in comune, non si erano mai visti e conosciuti. Tutti avevano origine da un capostipite: Giuseppe Maria Vicini, nato a Marano nel 1796, figlio di Pietro Antonio e di Maini Domenica, sposato con Grazia Rosa e morto nel 1897, quasi centenario. Nel 1831 Giuseppe Maria Vicini faceva parte della gurdia Forense del Comune di Vignola, parrocchia di Villabianca, con la qualifica di Sottoispettore, risultando inoltre possidente e agricoltore. I Vicini di Villabianca sono infatti soprannominati Main o Maini, perché hanno dimorato per secoli in una torre, detta Torre Maina, tutt’oggi esistente ai piedi di Villabianca, vicino a fiume Guerro.
L’incontro degli “amici Vicini e lontani” è il frutto di una lunga e articolata ricerca partita da Marano e che coinvolge ora Vicini i tutto il mondo, sparsi in varie parti degli Stati Uniti, dell’Argentina, Francia, Repubblica Dominicana.
E tra i convenuti a Marano c’era anche Michael Skrocki, un prete del Connecticut.
“La mia nonna materna – spiega Mike Skrocki – si chiamava Brigida Vicini. Era nata nel 1865 a Marano. I suoi genitori erano Raimondo Vicini e Selonena Bettelli. Aveva un fratello Antonio”.
Brigida Vicini sposò Giosuè Grandi di Vignola e insieme emigrarono negli Stati Uniti nel 1902. Da loro prese vita il ramo statunitense dei Vicini.
L’idea di riunire i Vicini di tutto il mondo è partita da Marano. “Otto anni fa – racconta Mauro Vicini – mio padre Emilio mi chiese di accompagnarlo a casa di Luigi Vicini di Villabianca. Luigi ci propose di approfondire le origini della nostra famiglia, partendo da un testamento in suo possesso che risaliva al 1848. Con quell’atto Giuseppe Vicini devideva tra i suoi figli Pietro, Tomaso, Raimondo e Fortunato quanto possedeva. Vi disse anche che il generale Diego Vicini di Vignola aveva fatto una ricerca sulla famiglia vicini che individuava l’origine della famiglia in Liguria. E proprio grazie agli studi del generale Diego, messi a disposizione dal figlio, il generale Vezio Vicini, ci ha consentito di ricostruire l’entità dei nostri antenati dal 1600 ad oggi.
L’idea comune fu comunque di avviare un lavoro per ricollegare i diversi rami della famiglia Vicini originari di Villabianca di Marano”.
Ma fino ad un paio di anni fa le ricerche sono andate a rilento. Le difficiltà di scambio e la lentezza delle comunicazioni metteva a dura prova la costanza dei ricercatori: Mauro Vicini ed il fratello Silio.
“Grazie all’utilizzo di Internet abbiamo ripreso il lavoro nel 1999 – continua Mauro Vicini – e abbiamo allargato la ricerca non solo all’Italia, ma anche al mondo. Abbiamo preso così contatti anche con Michael Skrocki e con gli altri Vicini sparsi in tutta Italia e nel mondo”. E proprio Michael Skrocki era alla riunione di Marano. Ha così potuto visitare i luoghi dai quali nonna Brigida partì all’inizio del Novecento.
(9 gennaio 2001)
Nelle foto: Diomede Vicini e Mike e l’incontro dei Vicini a Marano