Prima è emigrato nonno Domenico Zanni, poi il padre Mario seguito dal fratello Giovanni, quindi la madre Argentina Retelli, tutti con radici maranesi. Ora i tre fratelli Zanni, Maria Luisa, Lea e Gilberti, figli di Mario e Argentina vivono ancora in Lussemburgo dove gestiscono uno dei negozi di scarpe più prestigiosi e rientrano spesso a Marano dove è tornata a vivere la madre, ormai 88enne.
Si chiama «Zanni Chausseres» è un negozio che occupa, oltre ai tre titolari, altre dieci persone. Un negozio che, i proprietari stentano ad ammetterlo fa tendenza in tutto il Lussemburgo e conservano affezionati clienti anche dagli Stati vicini: Francia, Germania e Belgio. D’altra parte il paese dove è situato, Rumelange, si trova a un chilometro dalla frontiera francese, 30 da quella tedesca e a 40 chilometri dal Belgio. Un crocevia praticamente internazionale tanto che i tre fratelli Zanni fin da bambini hanno potuto crescere conoscendo quattro lingue: Francese, tedesco e naturalmente lussemburghese e italiano.
«Nostro padre – racconta Maria Luisa, la maggiore dei tre fratelli attualmente 63enne – ha voluto che imparassimo bene anche l’italiano, nonostante non lo studiassimo a scuola. Così ci ha sempre abbonato al Corriere dei Piccoli e ci faceva scrivere alla nonna Giusipata in italiano. Così noi abbiamo potuto imparare bene l’italiano giocando».
Ma sono tanti gli aneddoti che Maria Luisa racconta della sua infanzia trascorsa tra il Lussemburgo, dove è nata, e Marano, dove tornava spesso per fare visita a nonna e zii.
«Da piccoli – dice ancora Maria Luisa – nostra madre al posto delle favole ci raccontava la storia e le vicende di Marano e dei maranesi. Così quando siamo venuti in Italia per la prima volta dopo la guerra, nel 1946, ci sembrava di essere arrivati nel mondo delle fiabe. Ritrovavamo tutti i personaggi e i luoghi di cui avevano sentito tanto parlare, ma solo nei racconti. Era bellissimo».
Erano racconti che parlavano anche della storia della famiglia, una lunga vicenda intessuta tra Marano e il Lussemburgo ed iniziata un secolo fa, quando si migrava anche stagionalmente. Così Domenico Zanni nel periodo invernale, andava a lavorare in Lussemburgo. Là ha incontrato la moglie, di origine italiana e là sono nati i suoi figli, Giovanni e Mario, quest’ultimo classe 1903. la moglie però morì nel 1905 e così nonno Domenico non potè che rispedire i figli a Marano e continuare la vita di emigrante stagionale. Quando Mario aveva 11 anni, però, anche Domenico scomparve e così i due fratelli Zanni rimasero a Marano, ospiti di una famiglia che li ha accuditi fino a quando qualche anno dopo, il fratello della madre, residente in Lussemburgo e senza figli, riuscì a rintracciarli e li volle presso di sè. Mario partì per il Lussemburgo all’età di 16 anni, Giovanni, invece, rimase in Italia perchè stava compiendo il servizio militare. Mario, in Lussemburgo, aprì subito una calzoleria, più tardi anche un negozio e si fece raggiungere dal fratello Giovanni.
Venuto il momento di prender moglie poi, Mario Zanni, tornò sulle strade che considerava di casa, pevoleva una del suo paese, una maranese doc. Sposò Argentina Retelli, che lo seguì poi il Lussemburgo.
«La mamma ha lavorato tanto – dice ancora Maria Luisa – ed ora da qualche anno è ritornata a vivere a Marano nella casa del borgo vecchio».
(8 febbraio 2001)