Si sono trovati per la seconda volta in pochi mesi. Si sono riuniti e conosciuti tutti i discendenti brasiliani della famiglia Lolli.
Ad organizzare e a raccontare il grande raduno è Josuè Lolli, 43 anni. Due anni fa Josuè Lolli ha scoperto che suo bisnonno proveniva da Ciano di Zocca. Pietro Lolli, secondo figlio di Francesco Lolli, nato a Zocca nel 1850 era emigrato nel 1898, con lui emigrarono anche i fratelli Giovanni, Giosafat e Antonio.
“Il mio bisnonno Pietro – racconta Josuè Lolli – era il secondo figlio di Francesco. La madre era Albina Monetti e da questo matrimonio nacquero cinque figli Giuseppe, Rosa, Agostino, Flaminio e mio nonno Gaetano”.
Pietro fu uno dei quattro fratelli Lolli che alla fine dell’Ottocento decisero di partire da Ciano di Zocca e di tentare l’avventura in Brasile. Furono fra i primi emigranti modenesi ad affrontare l’oceano e a sbarcare dall’altra parte del mondo”. “Alla fine del secolo scorso il primo figlio di Francesco, Giovanni Lolli, con la moglie Elisa Zacchi e i suoi figli Aliprando, Emilio, Mariola e Maria lasciarono Zocca per approdare in Brasile. Dopo alcuni anni mio bisnonno Pietro, era il 1898, fece la stessa scelta. E altri due fratelli, Giosafat e Antonio, li seguirono”.
Così tutti e quattro i fratelli, figli di Francesco, arrivarono in Brasile, ma arrivati oltre oceano non si ritrovarono mai. Giovanni aveva scelto il sid del Paese, Orleans Santa Caterina, per la precisione. Pietro, invece, era andato a Santo Antonio da Posse a San Paolo. Giosafat e Antonio a Itapolis, sempre nello stato di San Paolo. ” Tutti si fecero una numerosa famiglia in Brasile – dice ancora Josuè – solo per parte di mio bisnonno nacquero cinque figli che a loro volta ebbero Rosa 3 figli, Augusto 10 figli, Flaminio 6 figli e mio nonno Gaetano 12 figli. Giuseppe, il maggiore dei figli di bisnonno Pietro morì appena arrivato in Brasile e no aveva ancora figli. Aveva però sposato Adele Batistini, una figlia di Maria Lolli, figlia a sua volta di Luigi Lolli cugino di Pietro mio bisnonno, anche lui emigrato dall’Italia”.
I prolifici fratelli Lolli da Ciano di Zocca, hanno impiantato in Brasile una vera e propria stirpe. L’aver ritrovato le proprie origini italiane, due anni fa, ha indotto Josuè Lolli ad intraprendere la disperata avventura di riunire l’intera famiglia che si era separata al momento dell’emigrazione. Ha prima preso contatti con l’Italia. Ha lasciato messaggi un po’ in tutti i siti web per la ricerca delle persone. Ha mandato lettere postali e posta elettronica.
“Il 23 dicembre 1999 ho ricevuto il primo contatto con l’Italia. E’ stato un bellissimo regalo di Natale. Nel mese successivo di gennaio ho scoperto Lauro Lolli, un nipote di Luigi Lolli, primo contatto con questo parente. Dopo è arrivato il contatto con Leandro Lolli di Orleans, Santa Caterina, un discendente di Giovanni, fratello maggiore di mio bisnonno Pietro”.
A marzo finalmente il contatto con l’Italia, con Flaminio Lolli che vive a Guiglia.
“Questo simpatico signore ha accettato il mio invito – racconta ancora – ed è venuto a casa mia con tutta la famiglia per il primo incontro dei Lolli che si è tenuto a Orleans, Santa Caterina. E’ stato un incontro meraviglioso, al quale hanno partecipato 500 parenti separati da cento anni. In agosto, invece, sono andato io in Italia ed ho potuto vedere i luoghi delle mie radici, da dove sono partiti i miei antenati, ed è stato proprio in Italia che ho scoperto che mio bisnonno aveva altri due fratelli, anche loro emigrati, Josafat e Antonio.
Il ritorno alle radici
Juan Lolli ha visitato l’Italia ed è stato sul nostro Appennino. A Zocca e dintorni ha visitato i luoghi delle sue radici.
Juan Lolli, sposato con Naraìde e padre di due figli, Junior di 18 anni e Bruno di 16 anni, entrambi studenti, è amministratore di una ditta e agente di assicurazione, vive a Mogi Mirim, San Paolo, una città di 82mila anime delle quali il 65% sono italiani.
E’ rimasto molto colpito dal soggiorno in Appennino. “Per questo – racconta – ritornato in Brasile, ho deciso di proseguire le ricerche e di ritrovare anche questo ramo della famiglia. Ho dovuto lavorare molto, ma un paio di mesi fa, a metà novembre 2000, abbiamo realizzato il secondo incontro della famiglia Lolli e si sono ricongiunti i discendenti di Giovanni, di Pietro, di Giosafat e di Antonio. Al nostro secondo raduno Lolli, realizzato a Santo Antonio da Posse, San Paolo, erano presenti 300. L’unico peccato è stato che questa volta non è stato possibile avere qualche parente dall’Italia”
(13 gennaio 2001)