Juan Leonelli

Juan Esteban Leonelli è nato in Cile ed è dal Cile che ci ha scritto.
«Sono discendente di una famiglia modenese che si è trasferita in Cile nell’anno 1904. Sono sacerdote cattolico, ho quarant’anni e lavoro all’Università di Temuco, nona regione del Cile. Il mio nonno è partito da castellino delle Formiche del Comune di Guiglia. Gli immigrati modenesi che sono venuti in Cile hanno dato origine ad un piccolo paese di nome Capitan pastene. In questi ultimi anni abbiamo dei contatti con i Comuni di Zocca, Guiglia, Pavullo nel Frignano, Vignola, Spilamberto e Montese. Su questa immigrazione c’è molto da raccontare». 
E molto, ma non tutto, è stato raccontato. E’ una delle pagine più tristi dell’emigrazione modenese, quella che all’inizio del secolo ha portato 88 famiglie, 507 persone, dalla nostra provincia verso il lontano Sud America.
Erano partite per abbandonare la miseria delle nostre montagne e quello che trovarono in Cile fu altra miseria e povertà.
Avevano affrontato il lungo viaggio seguendo un consittadino, Giorgio Ricci da Verica.
Le pessime condizioni di vita che trovarono nella sterile regione dell’Araucania, le difficoltà nei collegamenti, poi due conflitti mondiali hanno controbuito ad allentare e ad interrompere i contatti tra Capitan pastene e l’Italia.
Per decenni la comunità modenese di Capitan Pastene ha perso i contatti con il nostro Appennino e solo da un paio di decenni, grazie soprattutto all’impegno di un pavullese, Antonio Parenti, questi contatti sono ripresi fino ad arrivare ai gemellaggi tra Capitan Pastene, i Comuni vicini, e i Comuni di Zocca e Pavullo e, ultimamente anche di Guiglia e Vignola.
(13 febbraio 2001)