Giordano Venturi

E’ nato a Spilamberto, ma produce aceto balsamico a Vancouver, in Canada. Lui, Giordano Venturi, a questa occupazione c’è arrivato per caso e lontano dal suo paese natale. C’è chi sostiene che sarebbe stato inevitabile, che buon sangue non mente se si respira fin da piccoli l’odore acre dell’«oro nero di Modena». Giordano Venturi, è emigrato in Canada nel 1967. 
Nell’isola di Vancouver dirige ora un’azienda vinicola nella quale produce, oltre a vini pregiati, il famoso aceto balsamico, curato alla maniera di Modena, e lo vende in tutto il mondo attraverso Internet. Raggiungerlo è facile basta digitare www.venturischilze.com e si entra nella cantina e nelle vigne della famiglia Venturi. Da sempre appassionato di vini, per i primi anni della sua vita in Canada si occupò di tutt’altro: elettronica. Insegnava infatti nelle scuole superiori e dirigeva una piccola impresa che produceva applicazioni di software e hardware. Si interessava inoltre di linguaggi, interesse che lo portò all’Università di Montreal, dove conobbe la futura moglie Marilyn Schulze.
Ma nel 1987 la vita di Giordano e di Marilyn cambiò radicalmente in occasione di un viaggio nella valle di Cowichan, vicina alla città Victoria. Si innamorarono del paesaggio e non l’abbandonarono più. Dopo due mesi avevano già comprato un podere, progettato la vigna ed avvisato i propri datori di lavoro che non sarebbero più tornati. Attualmente la fattoria dei Venturi è composta da 20 acri rigorosamente biologici. Come si legge sul sito Web dell’azienda Venturi Schulze: «qui troverete i puristi. Nessun antiparassitario o diserbante. Nessun compromesso nella vigna o nella cantina».
Tra i vini prodotti alcuni, come il Pignoletto, ricordano i sapori della nostra terra d’Emilia. A questi si affiancano altri vini quali Pinot grigio, Pinot nero, Millefiori, Ortega, il Brut Naturel Kap e il Brut naturel rosè, Madeleine Sylvaner, Kerner.
Giordano e Marylin Venturi sono conosciuti nell’ambiente per essere winemakers esperti, intransigenti ed innovatori. Proteggono la loro vigna da qualsiasi «possibile sorgente di contaminazione», dicono, riferendosi con questa espressione sia ai numerosi predatori presenti nella zona quali cervi, orsi, conigli e uccelli; sia, soprattutto, alla salvaguardia da ogni tipo di prodotto chimico.
Nel 1999 Giordano ha inoltre realizzato, all’interno della propria «family home», una avveniristica cantina in cui trasforma l’uva e in cui talvolta offre assaggi dei suoi vini. Questa cantina, costruita con tecniche del tutto particolari e particolarmente indirizzate a regolare nei mini dettagli la fermentazione del vino, è realizzata nel sottosuolo e dotata di sistemi di refrigerazione e di controllo dell’umidità. Si tratta, in altri termini, di un vero e proprio paradiso per enologi.
Ultima zona del podere, e vero pezzo forte dell’azienda, è il sottotetto in cui è situata l’acetaia. Giordano Venturi dedica ad essa tutta la cura e la passione di un modenese verace. Seguendo rigorosamente i canoni della tradizione. Anche i barilotti sono arrivati da Modena, costruiti da un artigiano locale. Sono 108 barilotti di legni pregiati – castagno, ciliegio, acacia e quercia – dentro i quali invecchiare l’aceto. E proprio all’aceto balsamico dedica sul suo sito un dettagliato capitolo in cui elenca metodi di produzione, impieghi in cucina e, naturalmente anche il prezzo. Ma forse è solo per giustificare ai propri clienti l’alto costo al quale deve vendere il suo aceto balsamico che ne fa un raffronto di prezzo con quello prodotto a Modena.
(23 marzo 2001)