Alex Ferrari

Il suo soggiorno a Londra è iniziato dieci anni fa con uno stage lavorativo presso un gruppo di ricerche di mercato. Alessandro Ferrari, Alex per gli amici, 33enne di Modena, doveva rimanere oltre Manica solo sei mesi, poi da un’occasione se ne è presentata un’altra e a poco a poco Londra è diventata la sua città di adozione. Quella di Alex Ferrari non è stata quindi una scelta programmata, ma ora lavora all’interno del gruppo Nasdaq, la borsa valori più grande del mondo per volume in dollari, e si occupa di organizzare conferenze per le compagnie che listano Nasdaq.La sua infanzia e la sua adolescenza sono trascorse a Modena.«Era abbastanza noioso» commenta.

Ha poi frequentato l’Università a Bologna e a 23 anni è andato a Londra per uno stage lavorativo e da dieci anni vive nella capitale inglese. «Mi sono specializzato nel commerciale e marketing dei settori editoria e finanza, da circa un anno lavoro per Nasdaq, la borsa valori che fa parte dell’associazione nazionale americana dei commercianti azionari.Il mercato Nasdaq ha un mercato azionario nazionale ed internazionale che utilizza l’informatica e le reti di telecomunicazioni per il commercio e la sorveglianza di migliaia di azioni. Permette agli operatori di competere liberamente tra di loro in un ambiente commerciale screen-based, su computer, e floorless, senza cinta alle grida, presente in tutte le borse transnazionali».

Il mercato Nasdaq rappresenta, infatti, più della metà del commercio azionario negli Stati Uniti, elenca quasi 5mila aziende, ha il volume di commercio in dollari più elevato e commercia più azioni al giorno di qualunque altro mercato negli Stati Uniti.«Recentemente – continua Ferrari – si è parlato molto di Nasdaq. Nasdaq sta aprendo filiali in Europa, Nasdaq Europe, e Giappone, Nasdaq Japan»All’interno del gruppo Nasdaq, Alex Ferrari si occupa dell’organizzazione di conferenze per le aziende che listano le proprie azioni.

«Parlo di ditte del calibro di Microsoft, Yahoo!, Apple, Cisco, Intel, Sun, Dell e tante altre. In particolare presentiamo le loro storie, nascita, ricerca e sviluppo e dati finanziari, a investitori europei, i gruppi bancari, assicurativi e di brokeraggio principali. La Teoria è che aumentare la conoscenza su queste ditte aumenta il commercio azionario».Ad Alex Ferrari è stata affidata di recente l’organizzazione della prima conferenza Nasdaq in Giappone e Hong Kong.«A metà novembre dello scorso anno abbiamo accompagnato quattro aziende a Tokyo e a Hong Kong. Questo significa undici ore di volo da Londra a Tokyo, sei da Tokyo a Hong Kong e di nuovo dieci ore da hong Kong a Londra. Durante il 1999 sono stato a Ginevra, tre volte, Zurigo, due volte, Parigi, Francoforte, Amsterdam, Tokyo, Hong Kong. La prima conferenza in Giappone è stata dichiarata un successo, così ne sto programmando tre per quest’anno, in luglio, settembre e novembre»

«Invito ai giovani: fate esperienze all’estero»

«E se non fosse per la Gazzetta di Modena online – dice – non saprei molto di quello che succede dietro le quinte. Ogni volta che torno a Modena, mi si presenta la mia bellissima città con i suoi musei, le chiese, i teatri e la gente».

La differenza di Londra rispetto a Modena, che più ha stupito Alex, sono le distanze. «Tanto per dare un esempio io vado in ufficio a piedi ogni mattina, è il sogno dei londinesi e se avete usato almeno una volta la metropolitana londinese capite il perchè, e impiego mezz’ora. Chissà dove si arriva camminando per mezz’ora a Modena? Probabilmente la si attraversa tutta. A Londra invece è una prassi normalissima fare mezz’ora a piedi per recarsi al lavoro, ed è già una fortuna visto che la distanza media che si percorre a piedi o su mezzi pubblici, niente macchine in centro, è di circa 45 minuti». «La differenza rispetto ai modenesi, è che i Londinesi fanno orario continuato, per cui risparmiano un po’ di tempo all’ora di pranzo. Ormai sono un esperto per risparmiare tempo all’ora di pranzo posso mangiare, leggere il giornale e camminare allo stesso tempo».

Alex Ferrari è convinto che fare un’esperienza all’estero sia sicuramente un buon investimento, ma ritiene che non sia più semplice di una carriera in Italia. «Innanzi tutto la lingua, bisogna passare un minimo di tre mesi in Inghilterra prima che ti prendano sul serio. Poi ci sono le usanze, questi inglesi hanno un buon cuore, ma bisogna tirarlo fuori dalle loro corazze a volte. E poi il caos: provate a prendere la metropolitana alle ore di punta, o a passeggiare in Oxford Street al sabato all’ora di pranzo.»

Per vivere a Londra bisogna avere un buon piano d’attacco: dove studiare l’inglese, dove abitare, dove cercare i primi lavoretti, e non lasciarsi abbattere dalle prime disavventure, succede a tutti.

«Ai miei tempi ho consultato l’archivio dell’Informagiovani a Modena e contattato il British Institute a Bologna – dice ancora Ferrari – con l’avvento di internet le cose si sono ancora facilitate, per cui parecchie informazioni si possono trovare sul web»

E per il futuro?

«Non sono mai stato un esperto a predisporre il mio futuro e non so cosa abbia in serbo per me. Forse starò a Londra, forse verrò trasferito, sto combattendo un trasferimento in America nella speranza che Nasdaq apra un ufficio anche in Italia».

Ma non esclude neppure un ritorno a Modena, anche se la sua esperienza è forse un po’ troppo esoterica per il mercato italiano.

«Ad ogni modo sono convinto – conclude – che crescere”modenese”, con i valori al posto giusto, mi ha certamente reso le cose più facili, sia da un punto di vista professionale che personale».