Si è trasferito a Cape Town con l’intendo di iniziare un’attività in proprio e ci è riuscito. Giovane, dinamico, brillante, Paolo Salati, 27 anni, nato e cresciuto a Modena, ha deciso due anni fa di andare all’altro capo del mondo, all’estremo sud del continente africano. Si è lasciato alle spalle un lavoro appassionante alla Ferrari e ha ricominciato da zero. Caparbietà, capacità imprenditoriali e un po’ di fortuna gli hanno consentito di integrarsi bene nel nuovo Paese, ma ha conservato inalterata la passione per i motori e l’eccitazione per le competizioni. Appena trova l’occasione, parte quindi alla volta di Johannesburg per assistere alle gare sul circuito di Kyalami.
“Si, mi sono trasferito due anni fa – racconta Paolo Salati – sono partito da Modena e arrivato a Città del Capo con l’intento di iniziare un’attività in proprio, riuscendoci”.
E’ importatore della Lamborghini Golf Car per il Sud Africa, un’attività che nel nostro Paese potrebbe apparire marginale, ma non per gli ampi spazi del Sud Africa dove il golf è uno sport intensamente praticato.
“Qui ci sono più campi da golf che da tennis – spiega lo stesso Salati per fornire un esempio concreto – se ne aprono in media uno al mese”.
E dove ci sono gli ampi spazi verdi, c’è un campo da golf, c’è un green dopo l’altro e le Golf Car Lamborghini, introdotte con lo zampino di Paolo Salati.
“Il lavoro è tanto e ancora in crescita” sottolinea. Paolo Salati a soli 27 anni, è ormai un affermato imprenditore sudafricano, con grandi capacità operative e la caparbietà tutta modenese di giungere in poco tempo all’obiettivo. Lavora con passione, ma non trascura di riempire il tempo libero. Tra le sue passioni rientrano, ad esempio, le gare motoristiche e il surf.
“Tra i motivi che mi hanno spinto a trasferirmi in Sud Africa – racconta ancora – ci sono la bellezza e la varietà delle situazioni ambientali che si possono incontrare a Cape Town, ma anche le grandi opportunità che si possono incontrare in questo Paese, che è allo stesso livello di infrastrutture di un Paese europeo, ma che concede tante occasioni e zone inesplorate nel campo lavorativo”.
Ambiente, opportunità, ma Città del Capo ha offerto a Paolo Salati anche una vta sociale appagante.
“Devo dire che a Cape Town mi trovo molto bene, la vita sociale è completamente diversa da quella che si può vivere a Modena. Cape Town è da considerarsi una delle città più eterogenee al mondo, per diversità di usi, costumi, razze, religioni, che comunque convivono, nonostante tutto, nonostante che a volte, incontrino qualche momenti di attrito”.
Le opportunità e le meraviglie del Sud Africa non riescono però a fugare un po’ di nostalgia di Modena, dove Paolo Salati ritorna, come ogni emigrante di lusso, molto spesso.
“Di Modena mi manca la famiglia e gli amici, quelli più cari e, soprattutto, mia figlia Chiara di tre anni. Mi mancano un po’ le Ferrari che provano a Fiorano, in quanto io lavoravo proprio lì, prima di partire”.
L’amore per i motori e le corse possono comunque trovare sfogo nel circuito di Kyalami.
“Sono di recente andato a Johannesburg per lavoro e non solo, sono andato a vedere la gara di apertura del mondiale Superbike. Il mio tifo è comunque sempre tutto per le Ducati”.