Luigi Pignatti partì nel 1890 e ora i discendenti vivono in 8 “States” americani. La nipote Carol ora chiede notizie per cercare le sue radici.
Due anni fa Carol Piacentini ha iniziato a raccogliere notizie sulla storia americana della sua famiglia. Ora sta cercando di ricostruire le sue origini modenesi. Ha scritto alle autorità di Finale e Massa, ha scritto anche alla parrocchia, ma sta ancora aspettando una risposta. Il bisnonno di Carol, Luigi Pignatti, era nato a Finale nel 1858. Nel 1890 partì per l’America. A casa aveva lasciato la moglie Emilia Nannini, originaria di Renazzo e la primogenita Ermenegilda, che lo raggiunsero due anni dopo. Ora i discendenti di luigi ed Emilia Pignatti vivono in diversi states: Connecticut, Massachusetts, Vermont, Florida, Arizona, California e Alaska.
Le note di imbarco delle navi contenevano alcune informazioni individuali sui passeggeri presenti.
Quella di Luigi Pignatti portava come ultimo luogo di residenza Italia, semplicemente, e come luogo di destinazione semplicemente Stati Uniti:
L’epopea in Usa di Luigi Pignatti
Luigi Pignatti aveva compiuto la traversata dell’oceano Atlantico in compagnia di un certo Battista Ardizzoni, un cognome che peraltro nella Bassa è molto diffuso.
Ed entrambi, al loro arrivo in America, scelsero Springfield come prima città di residenza. Nel novembre 1891 arrivarono negli States anche la moglie Emilia Nannini di 28 anni e la figlia Ermenegilda di 6.
“Mia bisnonna aveva già perso un figlio quando era in Italia – Spiega Carol Piacentini – ed era arrivata negli Stati Uniti con la convinzione di non poterne più avere. Nel 1893, invece, nacque Mario, mia nonna Lena nacque invece nel dicembre 1896, un altro figlio, Daniel, vide la luce nel gennaio 1898, George nacque nell’agosto 1899 e Louise nel 1901. Emilia scherzava spesso dicendo che tutti quei giorni sul mare, tutti quei su e giù e il mal di mare, le avevano consentito di avere molti bambini”.
La grande famiglia Pignatti, però, non era ancora al completo. Nel 1898 arrivò anche Felice, il padre di Luigi, vedovo, che aveva accompagnato Petra Danti a fare visita al cognato di Springfield.
In quegli anni, però, la cittadina stava notevolmente espandendosi e, contemporaneamente la costruzione della ferrovia avvenuta negli anni intorno al 1840, stava creando problemi di salute per la chiusura di alcuni tratti di fiume. L’aria era malsana e la tubercolosi insieme ad altre malattie erano Comuni.
“Poco dopo la nascita di Louise – continua il raccolto di Carol – la famiglia si trasferì 30 miglia a sud lungo il fiume Connecticut, a Windsor Locks, una piccola cittadina di 3500 abitanti. C’erano alcune industrie, ma la maggior parte della comunità era rurale. La famiglia affittò una casa nella quiete dei sobborghi e Luigi trovò lavoro stabile nella locale cartiera. A Windsor Lock nacquero altri due figli: Joseph, nell’ottobre 1902 e Willian nel maggio 1904, l’unico dei figli ancora oggi vivente”.
Per mantenere questa grande famiglia il finalese Luigi Pignatti lavorava sei giorni la settimana nella cartiera.
Emilia aiutava la famiglia cucendo a casa, generalmente la sera, quando i bambini erano addormentati. Ciascuno dei figli, lasciò poi la scuola non appena fu possibile per loro trovare un lavoro. Così all’età di 17 anni mario raggiunse il padre alla cartiera. Lena, la nonna di Carol, non completò la settima classe e trovò lavoro come apprendista in una fabbrica di tessuti. Louise e il fratello Joseph andarono a lavorare in un’azienda elettronica, Daniel divenne meccanico di automobili e George un camionista. Non appena la famiglia riuscì a mettere da parte un piccolo gruzzolo, comprò della terra a poca distanza dalla casa dove abitavano in affitto. Qui luigi riuscì a piantare molte specie di ortaggi e anche una piccola vigna.
Nel 1917 Luigi ed Emilia comprarono una casa tutta loro, nella stessa strada dove avevano abitato ij affitto per 16 anni, di fronte alla figlia Ermenegilda che si era sposata qualche anno prima con Grenough Colli di Sala. Lo stesso anno anche Mario si sposò. Con la moglie Rosa Toffurelli, andò a vivere nella stessa casa di Luigi ed Emilia.
Poi anche gli altri figli si sposarono. In parte rimasero a vivere nella stessa cittadina dei genitori, in parte tornarono a Springfield, ma ogni fine settimana si ritrovavano tutti, genitori, figli, nipoti nella grande casa di Windsor Locks.
Il racconto del figlio William, 94enne
“Che grande famiglia lavoravamo tutti sodo”
Quella di Luigi ed Emilia Pignatti, arrivati negli Stati Uniti da Finale, era una grande famiglia. William, l’unico degli otto figli ancora in vita, ricorda con immenso piacere gli anni nella casa a Windsor Locks.
“Era una grande ed armoniosa famiglia – racconta Carol Piacentini, pronipote di luigi – vivevano tutti a Whiton Street, ma ciascuno della famiglia chiamava quella via Easy Street. Lavoravano tutti duramente, ma la qualità della vita era buona e avevano tutti molta speranza nel futuro. Quando alcuni dei figli si sposarono e andarono ad abitare altrove, ritornavano comunque sempre nella casa di Easy Street, ogni fine settimana. La famiglia allora si ritrovava. La casa era aperta a tutti ed ognuno era il benvenuto. C’era un piano nella sala da pranzo. Spesso la famiglia e gli amici si radunavano, mangiavano, cantavano e giocavano a carte fino a tarda notte”.
Felice, il padre di Luigi morì a 72 anni nel 1909 e venne sepolto nel cimitero di Santa Maria. Anche Luigi morì a 72 anni nel 1930.
Emilia invece morì nel 1938.
“Il 27 marzo di quell’anno nonna Emilia si era intrattenuta in casa fino a tardi con alcuni ospiti e aveva giocato a carte fino a mezzanotte – racconta – all’una ha chiamato il figlio Joseph per chiedergli un bicchiere di acqua. Quando il figlio tornò nella camera, nonna Emilia era già morta. Lasciava otto figli, sedici nipoti e nove pronipoti. Tutti di origini finalesi”.
Carol Piacentini vuole saperne di più sul bisnonno
“Cerco le mie radici, ma fino ad ora non ho scoperto tanto”
Carol Piacentini, che attualmente abita con il marito William Brooks a Cumminghton Massachusetts, ha ricostruito passo dopo passo la storia della sua grande famiglia, fin da quando il bisnonno Luigi mise piede sull’Isola di Manhattan il 18 marzo 1890. Ora vorrebbe conoscerne le radici modenesi. Ha scritto ad amministratori e parroci di Finale e Massa Finalese.
“Ma probabilmente per il fatto che non conosco l’italiano – spiega lei stessa – non sono riuscita a scoprire molto”.
Le sue origini sono a metà strada tra Modena e Ferrara, sia per parte di padre che per parte di madre. A Finale cerca parenti Pignatti o Ghisellini e quanti possano darle notizie della sua famiglia.
“Mia nonna Lena – racconta ancora Carol – ha sposato Mario Joseph Montanari. I genitori di mio nonno Fortunato Montanari e Stellina Danti, erano emigrati da Renazzo nel 1896. Dopo il matrimonio Lena e Mario ritornarono a vivere a Springfield, con la famiglia del nonno. La loro figlia Florence, mia madre, sposò Giorgio Piacentini, figlio di Massimo e Gelsomina Bertolucci. Quando i miei genitori divorziarono io andai a vivere con i nonni e con loro sono cresciuta. Nella loro casa si parlava sempre del passato e della grande famiglia di Easy Street. Ogni domenica andavamo a Windsor Lock a fare visita ai parenti, mentre la nonna si intratteneva con sorelle, fratelli e nipoti, io giocavo con i miei cugini nella casa di Emilia e Luigi Pignatti, che era rimasta al figlio Joseph, il quale, intanto, si era sposato e aveva due figli. La grande casa era rimasta di proprietà della famiglia fino agli anni Ottanta. A Whiton Street abita ancora William Colli, nella casa dove Ermenegilda Pignatti Colli, figlia maggiore di Luigi, andò ad abitare dopo sposata”.