In Usa per lavorare da boscaioli e minatori
Nei bar si parla con lo ‘slang’ del Frignano
Il sindaco è John Sirotti, succeduto un paio di anni fa a Fedele Ghini; il tesoriere è Bill Lolli, l’ufficio esattoriale è diretto da Judy Lolli e la sua assistente è Candy Baruffi. Tra gli assessori Ron Ori, Sam Ori, Frank Pasquesi, Margaret Ronzani, Thomas Mordini. Il direttore della Camera di Commercio è Bruno Bertucci. Fin qui nulla di particolare, l’elenco potrebbe riguardare un qualsiasi Comune della nostra provincia; in realtà, si sta parlando di Highwood, nell’Illinois: cittadina, a 45 chilometri da Chicago, di “origine” modenese. Dei suoi 5300 abitanti circa, la maggior parte sono discendenti di emigrati provenienti dal nostro Appennino, in particolare da Pievepelago e Sant’Annapelago.
Nel dicembre 1896 Sant’Annapelago, frazione di Pievepelago venne quasi cancellata da una terribile frana e il Comune di Pievepelago fornì, in quell’anno, il più elevato numero di emigranti, rispetto a quanto produceva mediamente ogni anno e anche a in relazione agli altri territori della provincia modenese.
Ben 232 persone partirono per andare all’estero.
Il sindaco di Pievepelago, nella sua relazione annuale alle autorità, rilevò in quell’anno, che oltre a recarsi in Algeria, Corsica e Sardegna, alcuni suoi amministrati avevano intrapreso il viaggio verso la Bulgaria.
Si iniziò anche a parlare di America e fu tra il 1904 e il 1906 che aumentò l’interesse per gli Stati Uniti; in particolare per lo Stato dell’Illinois, destinazione di molti emigranti del Frignano, tanto che ancora oggi sono quantificati in oltre 4000 gli oriundi dell’Appennino modenese residenti in quella zona.
Oltre al lavoro nelle miniere, i nostri emigrati erano destinati a quello nei boschi, per il quale risultavano professionalmente preparati in quanto avvezzi già al taglio del legname sulle nostre montagne.
La zona fertile e vicina ai Grandi Laghi era infatti coperta di vegetazione boschiva, tanto che i nomi delle località tuttora esistenti evocano questa caratteristica. Oltre ad Highwood, la cui traduzione letterale potrebbe essere “altobosco”, esistono poi Lake Forest e Riverwood.
Può così capitare di passeggiare per le strade di Highwood e di sentire gente che parla uno “slang” familiare; un gergo che ricorda quello del nostro Pelago. Possibilità che diventa certezza se si entra in un bar. La maggior parte degli esercizi pubblici e dei ristoranti di Highwood sono infatti gestiti da oriundi italiani e al top dei menù vengono collocate le specialità modenesi. I tortellini vanno per la maggiore. Da Alex’s Washington Gardens, ad esempio, uno dei locali più esclusivi della città i “tortellini Alfredo” sono la specialità di richiamo, considerati una vera e propria delizia per il palato. Sono tortellini con un ripieno di vitello e formaggio Asiago, in una salsa Alfredo con funghi freschi. Chissà cosa ne penserebbero gli americani dei tortellini se al posto dell’Asiago ci fosse il nostro Parmigiano Reggiano?
Nel 1906 nacque per i modenesi la `Società del mutuo soccorso’
Il 19 luglio 1906 un gruppo di ventisette uomini tutti emigrati da Pievepelago e S. Anna Pelago, fondarono in una casa di Mc Daniels Avenue ad Highland Park in Illinois, nei pressi di Highwood, la Società modenese del Mutuo soccorso.
Le finalità di questa organizzazione erano quelle di fraternità, aiuto reciproco, cooperazione tra i vari immigranti dall’Italia.
In particolare la Società doveva provvedere, attraverso il lavoro comune e la cooperazione, ad affrontare le difficoltà degli immigranti che non riuscivano a cavarsela da soli.
Era una società nata anche dall’esigenza di provvedere alle famiglie di quegli sfortunati compatrioti che morivano, soprattutto per infortuni sul lavoro, e lasciavano moglie e figli.
Il fondatore e animatore dei primi anni di questa Società modenese fu Pietro Carani. Con lui, tra i soci fondatori in quel lontano giorno del 1906 c’erano: Adriano Bernardi, Angelo Bernardi, Pellegrino Bernardi, Ferdinando Bertucci, Giuseppe Carani, Pietro Carani, Vittorio Canzorli, Enrico Lenzini, Virginio Manfredini, Giuseppe Mocogni, Domenico Ori, Enrico Ori, Stefano Ori, Angelo Pasquesi, Sante Pasquesi, Carlo Pasquesi, Giovanni Pasquesi, Giuseppe Pasquesi,Giuseppe Pasquesi, Sante Pasquesi, Alfonso Santi, Sante Tazioli, Marco Turelli, Michele Ugolini, Sante Ugolini, Stefano Ugolini e Giuseppe Zanni.
Carlo Carani fu anche il primo presidente dell’associazione e rimase in carica fino al 1919.
A lui seguirono, in sequenza cronologica, Carlo Panerali, Egidio Mocogni, che negli anni Venti fu anche sindaco di Highwood, Antony Vanoni, Edward Cassettari, Gabriel Doretti, Frank Parenti, Valerio Zagnoli, Alerigo Ladurini, Nello Ori, Secondo Natta, Mark Carani figlio di Carlo, Antony Biagi, Steve Mocogni, John Ori, Carlo Vanoni, Alberto Biondi, George Pieracci, Riccardo Pattarozzi, Carlo A. Carani e Settimio Milanesi, il quale negli anni Ottanta conferì a Luciano Pavarotti il titolo di socio onorario della Società.
Attualmente la Società Modenese del mutuo soccorso continua la sua attività e organizza manifestazioni culturali, artistiche e di spettacolo.
“Oggi quando molte organizzazioni di mutuo soccorso sono finite a causa della loro lunga vita – scrivevano nel 1986 Mark Carani e la figlia Lucy Carani Coleman – la Società Modenese è ancora salda e continua nella sua prospera e fiorente vita. Forse la causa di ciò sta nel fatto che i valori della società e dei suoi membri sono sempre rimasti quelli che hanno ispirato nei propositi i fondatori”.
Attualmente Highland Park situata nella Contea di Lake, Illinois, a circa 37 km a nord di Chicago conta circa 30mila abitanti.